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Cancro del fegato

Ogni anno in Svizzera si registrano circa 950 nuovi casi di cancro del fegato, equivalenti al 2% del totale dei tumori maligni. Gli uomini sono colpiti quasi tre volte in più delle donne. Il cancro del fegato è un tumore legato all’invecchiamento: al momento della diagnosi circa 40% dei pazienti ha tra i 50 e i 69 anni e il 50 % ha già più di 70 anni.

Fegato e organi vicini
1. lobo epatico destro 2. fegato 3. cistifellea 4. lobo epatico sinistro 5. coledoco 6. pancreas 7. duodeno

Il fegato si trova nella parte superiore destra dell’addome, appena sotto il diaframma, dove è protetto dalle costole. L’organo è coinvolto praticamente in tutti i processi metabolici del corpo umano e svolge molte funzioni: 

  • produce la bile;
  • trasforma e assimila le sostanze nutritive;
  • sintetizza sostanze necessarie all'organismo;
  • ripulisce il corpo da elementi potenzialmente nocivi;
  • immagazzina zuccheri, vitamine, elementi costitutivi delle proteine, ferro e sali minerali.

Numerosi fattori aumentano il rischio di sviluppare un cancro del fegato, anche se non ne causano necessariamente la comparsa. I più importanti sono la cirrosi e le infezioni dai virus dell’epatite B e C. Anche l’età è un fattore di rischio.
Possibili fattori di rischio:

  • cirrosi: la struttura del fegato è alterata dalla presenza di cicatrici;
  • epatite B o C cronica;
  • consumo eccessivo di alcol;
  • steatosi epatica non alcolica: sovraccarico di grasso nelle cellule epatiche o «fegato grasso»;
  • ingestione di aflatossine prodotte da muffe o funghi;
  • disturbi metabolici ereditari: ad esempio l'emocromatosi;
  • in rari casi, gli ormoni sessuali (androgeni, estrogeni);
  • malattie autoimmuni del fegato: ad esempio la cirrosi biliare primitiva.

Il cancro del fegato si sviluppa nella maggior parte dei casi sulla base di un danno cronico, come una cirrosi o un’epatite B o C. Hanno un ruolo rilevante anche altri fattori di rischio come l’abuso di alcolici e il tabagismo. Esistono misure specifiche mirate ai relativi fattori di rischio che possono prevenire lo sviluppo di un cancro del fegato.

Non ci sono misure sistematiche di riconoscimento precoce del cancro del fegato destinate all’insieme della popolazione (screening).

I pazienti che presentano fattori di rischio quali una cirrosi o un’epatite B o C si sottopongono a un’ecografia di controllo ogni sei mesi.

Il cancro del fegato rimane spesso asintomatico per un lungo periodo e inizia a provocare disturbi solo in uno stadio avanzato, in gran parte legati agli effetti di una cirrosi epatica. A poco a poco, il fegato non riesce più a svolgere adeguatamente alcune delle sue funzioni e si manifestano segni di malattia.

Possibili sintomi precoci:

  • dolore addominale;
  • perdita di peso inspiegabile;
  • mancanza d’appetito, nausea, febbre persistente;
  • debolezza, riduzione del rendimento fisico.

Possibili sintomi tardivi:

  • colorazione giallastra delle sclere degli occhi e della pelle (ittero);
  • aumento della circonferenza addominale;
  • rigonfiamento palpabile sotto le costole a destra;
  • vomito con sangue;
  • confusione, apatia.

Questi sintomi non segnalano necessariamente la presenza di un cancro, ma possono essere associati anche a disturbi benigni. In ogni modo, è opportuno che siano sempre esaminati da un medico. 

Per porre la diagnosi, il medico inizia da una serie di domande al paziente riguardanti i suoi disturbi, eventuali malattie precedenti come ad esempio una cirrosi o un’epatite B o C, i possibili fattori di rischio, i precedenti in famiglia e l’eventuale assunzione di medicamenti.

Il secondo passo è l’esame obiettivo. Il medico controlla se gli organi dell’addome sono ingrossati o se c’è un accumulo di liquido. Il liquido in eccesso può ristagnare anche nei piedi e nelle gambe, per cui il medico li esamina attentamente. Osserva il colore degli occhi e della pelle per individuare un eventuale ittero.

In seguito il medico stabilisce quali esami supplementari sono necessari per valutare la sede del tumore, definirne l’estensione e individuare eventuali metastasi: 

  • tecniche di diagnostica per immagini: ecografia, tomografia computerizzata e tomografia a risonanza magnetica;
  • prelievo di tessuto;
  • determinazione dei marker tumorali;
  • endoscopia;
  • arteriografia;
  • scintigrafia ossea.

Le terapie principali del cancro del fegato in sintesi sono tre:

  • asportazione chirurgica del tumore (resezione);
  • sostituzione del fegato con un trapianto;
  • distruzione locale del tumore tramite ablazione con metodi mininvasivi o tramite embolizzazione. 

Se il tumore non può essere rimosso, si ricorre alla terapia farmacologica (chemioterapia) e alla radioterapia come trattamenti complementari.

Materiale informativo

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