La parola «stomia» deriva dal greco e significa «bocca» o «apertura». Nel linguaggio comune, la stomia è chiamata anche «apertura (ano o sfintere) artificiale».
Si tratta di una porzione di intestino che il chirurgo collega alla superficie dell’addome attraverso la parete addominale. Sulla superficie addominale si vede una sorta di mucosa rossastra di forma tondeggiante. Attraverso la stomia, le feci e l’urina confluiscono in una sacca. Per inserire una stomia si esegue un’operazione chirurgica.
Diverse patologie (per es. il cancro, malattie croniche dell’intestino o della vescica) possono compromettere l’evacuazione per vie normali delle feci e dell’urina. In questo caso c’è bisogno di uno sbocco artificiale (stomia). Per l’evacuazione delle feci si inserisce un’ileostomia o una colostomia, nota anche come «ano artificiale», mentre per l’escrezione di urina si usa la cosiddetta «urostomia».