Per la diagnosi precoce del cancro del colon, gli specialisti raccomandano la colonscopia o il test del sangue occulto nelle feci (FIT). Dal 2013, l'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie copre i costi della colonscopia ogni dieci anni o del test FIT ogni due anni per le persone tra i 50 e i 69 anni. «Nei cantoni che non hanno programmi di screening organizzati, tuttavia, lo screening non è esente dalla franchigia», si rammarica Guido Biscontin, specialista accertamento diagnostico precoce presso la Lega svizzera contro il cancro.
I programmi di screening non sono ancora disponibili su scala nazionale
Tali programmi di screening esistono ora in tutta la Svizzera romanda e in molti cantoni della Svizzera tedesca (v. fig. 1). In molti cantoni le leghe contro il cancro cantonali o regionali sono responsabili dell'attuazione. Insieme ad altri attori, la Lega svizzera contro il cancro analizza in quali cantoni mancanti ci sono buone possibilità di avviare o far progredire l'attuazione. Ma non è sufficiente l'esistenza di programmi organizzati: è essenziale che le persone cui sono destinati ne facciano uso. Pertanto anche l'informazione alla popolazione costituisce un elemento portante nella lotta al cancro intestinale. La Lega contro il cancro ha realizzato appositi brevi filmati.
Innalzamento del limite di età a 74 anni
Inoltre, gli esperti nel campo dello screening del cancro colorettale auspicano un aumento del limite di età da 69 a 74 anni, vale a dire che l'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie dovrebbe coprire i costi degli esami di screening fino a 75 anni. In questo modo la Svizzera sarebbe in sintonia con le raccomandazioni internazionali.
Colonscopia nonostante il coronavirus
Complessivamente, secondo Swiss Cancer Screening, nel 2020 in Svizzera sono stati effettuati il 10-15% in meno di esami di screening rispetto all'anno precedente. Il motivo principale è da ricondurre alla pandemia di coronavirus: il lockdown della primavera 2020 ha portato ad un crollo del numero di esami di screening effettuati. «Tutte le persone dai 50 anni in su che non hanno fatto un esame di screening a causa della pandemia dovrebbero farlo prima possibile», raccomanda Guido Biscontin.
Più informazioni: www.legacancro.ch/cancrointestino