Numerose persone con un cancro, oltre alle terapie convenzionali, utilizzano metodi di medicina complementare. «Complementare» significa che completa, ossia, questi metodi hanno la funzione di integrare il trattamento medico convenzionale.
I rimedi complementari possono contribuire a migliorare il benessere generale e la qualità di vita durante e dopo la terapia di un cancro. Possono rinvigorire l’organismo e rendere più sopportabili gli effetti collaterali, ma contro il tumore stesso di solito non sono efficaci.
Talvolta alcuni di questi metodi sono utilizzati in alternativa, vale a dire al posto della terapia oncologica convenzionale. La Lega contro il cancro sconsiglia questa scelta. Per saperne di più, legga l’opuscolo «Medicina complementare e cancro».
Non utilizzi mai medicamenti o pomate di medicina complementare senza avvisare prima il medico. Anche prodotti apparentemente innocui possono essere incompatibili con la Sua terapia antitumorale o influire sull’effetto dei medicamenti.
Informi il Suo medico o un altro membro dell’équipe curante se desidera utilizzare o sta già utilizzando un rimedio di medicina complementare. In un colloquio personale individuerete il metodo più appropriato alla Sua situazione personale, senza che interferisca con la terapia contro il cancro raccomandata dal medico.
Riabilitazione oncologica
Un cancro e i suoi trattamenti incidono sul corpo, sulla mente e sull’intera vita sociale e lavorativa. Le persone spesso vivono con difficoltà il rientro nella vita quotidiana.
Una riabilitazione oncologica sostiene le persone colpite nel loro cammino verso la guarigione e il reinserimento nella vita quotidiana. Può essere indicata prima, durante o dopo la terapia di un cancro.
Le offerte di riabilitazione possono essere di tipo ambulatoriale o stazionario. Includono per esempio l’attività fisica e lo sport, attività in ambito creativo e artistico o l’apprendimento di tecniche di rilassamento.
Si tratta di un’assistenza medica e terapeutica completa per i malati di cancro affetti da una malattia in stadio avanzato o incurabile. Questo approccio tiene in considerazione le esigenze di natura fisica, ma anche di natura sociale, psicologica e spirituale della persona.
Le cure palliative non servono solo nell’ultima fase della vita, ma si impiegano anche durante il trattamento del cancro. In questo caso il loro scopo è arginare la crescita del tumore, ridurre il dolore e gli altri effetti collaterali e migliorare la qualità di vita delle persone ammalate.
Insieme all’équipe di cure palliative, la persona colpita definisce un piano d’intervento individuale che tiene conto dei suoi bisogni, obiettivi e desideri.
Il Suo stato di salute e le Sue esigenze sono tra i fattori determinanti per la scelta delle misure palliative: può riceverle a casa grazie al sostegno di un team mobile di cure palliative o di un servizio specializzato come «Onko-Spitex» o «Hospice Ticino», oppure in un reparto di cure palliative in ospedale, in un hospice o in una casa di cura.
Talvolta una persona malata di cancro non è più in grado di regolare i propri affari e interessi personali, legali ed economici. In previsione di quest’eventualità può designare uno o più rappresentanti. Può dare a queste persone il diritto di rappresentarla in generale o solo per alcuni affari specifici (come aprire la corrispondenza o eseguire le operazioni bancarie).
Un mandato precauzionale deve essere scritto di proprio pugno. Se questo non è possibile, deve essere registrato da un notaio.
Al momento della stesura del mandato precauzionale, Lei deve essere capace di discernimento.
Per assicurare che per prendere le decisioni mediche si segua la Sua volontà, Le consigliamo di redigere un documento chiamato «direttive anticipate del paziente».
Può redigere le direttive anticipate finché è capace di discernimento. Questo documento aiuta a fare chiarezza – per Lei stesso, per i Suoi familiari e per l’équipe curante – riguardo ai Suoi desideri concernenti il fine vita, e soprattutto stabilisce quello che non desidera.
Le direttive anticipate viene prese in considerazione solo in caso di incapacità di giudizio. Significa non essere più in grado di valutare le conseguenze delle proprie decisioni.
Il servizio di consulenza e informazione dedicato ai malati di cancro, ai loro familiari e a tutte le persone interessate è disponibile nei giorni feriali dalle 10 alle 18 per telefono, e-mail, chat e WhatsApp.