«Buongiorno, ho conosciuto una donna di 35 anni, alla quale in aprile è stato diagnosticato il cancro del seno. Al momento è in chemioterapia. In seguito si sottoporrà alla radioterapia e probabilmente anche a un intervento chirurgico per rimuovere il tumore. Non sono state individuate metastasi.
La mia domanda è: ‹Durante questa fase della terapia, posso io (uomo) avere normali contatti sessuali normali con questa donna, ossia rapporti sessuali vaginali, orali, baci, ecc.?›
Oppure i farmaci chemioterapici si trasferiscono in qualche modo all’uomo? Non voglio chiederlo direttamente all’interessata. Grazie per la risposta.»
— Domanda di Nick (1° giuglio 2019)
Simone Dudle, consulente sessuale:
Buongiorno Nick,
La ringrazio per la Sua domanda nell’ambito del Forum cancro sulla sessualità.
Si chiede se per Lei, come partner, sussistono rischi dalle varie pratiche sessuali con una donna sottoposta a chemio e radioterapia.
Nella maggior parte dei casi, durante la radioterapia, il cancro del seno viene irradiato dall’esterno per via percutanea. I raggi sono indirizzati sul tumore attraverso la pelle e il tessuto. Non sono quindi trattenuti all’interno del corpo. Con questa forma di trattamento (radioterapia percutanea), la Sua partner non è radioattiva. I rapporti sessuali vaginali e orali oppure i baci, possono essere goduti in tutta tranquillità.
Con la chemioterapia si riscontrano tracce di medicinali anche nelle secrezioni vaginali. Queste potrebbero irritare le mucose del pene e della bocca. Durante la chemioterapia e per circa le due settimane seguenti, è perciò consigliabile usare un preservativo o un cosiddetto «dental dam» (lenzuolino di lattice) durante i rapporti sessuali vaginali e orali.
Le varie terapie mediche contro il cancro del seno possono avere ripercussioni sulla sessualità femminile. Ad esempio, le mucose della vagina si assottigliano, ciò che può provocare secchezza e dolori durante il rapporto sessuale. Inoltre, le preoccupazioni e la stanchezza possono inibire il desiderio di contatti sessuali. Queste menomazioni influenzano la sessualità di coppia, possono comportare limitazioni anche per il partner e pregiudicare le abituali attività sessuali. Ciò può provocare insicurezze sia nella Sua partner sia in Lei come uomo.
Può essere utile parlare dell’attuale vita sessuale di coppia, chiarire le aspettative e i bisogni, condividere i timori, e poi cercare assieme un modo appropriato con cui è possibile vivere piacevolmente la sessualità durante la terapia.
Forse Lei, con l'opuscolo «Il cancro e la sessualità femminile», vuole cogliere l’occasione
per affrontare insieme alla Sua partner una discussione sulla sessualità e il cancro?
Per proteggere le mucose vaginali e prevenire i dolori si consiglia l’uso di un lubrificante di buona qualità (Pjur Med a base di silicone). In tal modo può essere aiutata anche la Sua capacità di provare piacere come uomo e quella della Sua partner.
Vicinanza, effusioni, protezione, carezze, abbracci e attività sessuali armoniose rappresentano oggi per molte persone delle risorse preziose, specialmente in tempi di sfide e nuovi orientamenti.
Auguro quindi a Lei e alla Sua partner molto piacere e tanta felicità nella vostra unione fisica e sentimentale di coppia e il coraggio di parlare della vostra comune sessualità durante la terapia.
Calorosi saluti
Simone Dudle