La cistifellea è un organo situato tra il fegato e l'intestino. Funge da serbatoio della bile, un succo digestivo prodotto dal fegato e importante per i processi digestivi nell'intestino tenue. Perciò, quando serve, la cistifellea rilascia la bile attraverso il coledoco nell'intestino tenue.
Fattori di rischio
- Calcoli biliari o infiammazioni della cistifellea
- Colangite sclerosante primitiva (infiammazione dei dotti biliari)
- Polipi nella cistifellea
- Parassiti nelle vie biliari (per es. fasciola epatica, trematodi)
- Fumo
- Sostanze chimiche (nitrosammine)
- Sovrappeso
Sintomi
Spesso il cancro della cistifellea o delle vie biliari provoca disturbi solo quando è diventato così voluminoso da impedire il deflusso della bile nell'intestino tenue. In questo caso si manifestano i tipici sintomi da ittero:
- colorazione gialla della pelle e del bulbo oculare;
- colorazione scura dell'urina;
- feci chiare;
- prurito;
- alcuni pazienti soffrono anche di nausea, vomito o dolori addominali.
Diagnosi
Per la diagnosi occorre visualizzare gli organi addominali, per esempio con un'ecografia o una tomografia computerizzata.
La «colangiografia retrograda endoscopica» (ERC) consente di esaminare la cistifellea e prelevare campioni di tessuto. Con un endoscopio si penetra nell'intestino tenue fino allo sbocco del coledoco. Da lì si inietta un mezzo di contrasto nel coledoco mentre si esegue una radiografia. Il mezzo di contrasto permette di valutare l'estensione del tumore nelle vie biliari e nella cistifellea.
Terapia
La terapia di un cancro della cistifellea o delle vie biliari è pianificata su base individuale. Parametri decisivi per la scelta del trattamento sono le dimensioni e il tipo di tumore, oltre allo stadio della malattia.
Le principali opzioni di trattamento sono:
- intervento chirurgico: se il tumore non è ancora molto esteso, viene rimosso chirurgicamente con l'asportazione di parte del fegato;
- radioterapia;
- chemioterapia.